Sento che si muove. Come
un serpente si fa strada lungo tutto il corpo solleticandomi ogni
organo, rabbrividisco al suono dell'adrenalina che sta per arrivare.
Quel tunz- tunz mi dà la carica, mi fa sentire euforico, ma non mi
butto sulla mischia.
Trovo divertente vedere tutti quei ragazzi che
scaricano le pile appena cambiate ballando come pazzi.
Io non sono
così, mi piace andare in discoteca e nei pub solamente per avere la
musica a palla che mi ricarica le pile, ballare vorrebbe dire
sprecare quella nuova energia con
cui invece alimento la fantasia.
Gli occhi scorgono mille
movimenti, luci colorate, passi lenti trasformati in veloci e il
corpo comincia a scandire il ritmo incalzante della musica, invitando
i pensieri a tessere nuove trame.
Per molti la creatività
comporta il bisogno di essere isolati, o nel loro bar preferito, o in
un preciso posto della casa dove non fa né troppo caldo né troppo
freddo, per quanto mi riguarda invece, come avrete capito, preferisco
la musica a tutto volume per
perdermi tra le brulle lande della creatività. Lande scosse
da emozioni, da alberi che crescono all'improvviso di tutte le specie
e colori, abitate da animali come non se n'è mai visti.
Sono un
pazzo sognatore?
Ho avuto la fortuna
qualche anno fa, di vincere un concorso che mi ha portato a lavorare
per un paio di mesi in Spagna. Appena fatte le prime conoscenze il
mio soprannome fu chiaro: Loco.
Ovvero: pazzo. Se vi domandate il
perché sappiate che il motivo è una semplice animosità che metto
nel divertimento, di certo non perché li abbia invitati a fare un
giro nella mia testa, altrimenti sarei rinchiuso ancora
in qualche manicomio di una qualsiasi favelas sperduta, vi assicuro
infatti che se avessi
aperto le porte al mio crocevia di pensieri per loro sarebbe stato un
impossibile labirinto e si sarebbero presto trasformati in cavie.
Ho infatti
un'immagine ben precisa degli interni del mio cranio, lo
visito spesso e invito tutti a farlo. Costruirlo è un'impresa ma
poi, in qualsiasi luogo voi siate, potrete sentirvi sempre a casa.
Prima di tutto viene
l'amigdala che tutti noi abbiamo e soppesa
le forti emozioni, una volta attraversata mi ritrovo nella mia piazza
preferita. Mille luci si accendono, illuminando soffusamente come una
candela tutti i dedali che vanno ramificandosi dal centro dove sta un
pozzetto. E quel pozzo è importante, da li escono i giovani pensieri
che si rincorrono per le vie del centro, conoscendosi, amandosi,
odiandosi per poi finire alla fine di un vicolo a loro scelta, dove
stanno dei portali su cui salteranno per formare una nuova storia.
Molti
sicuramente conoscono "la soffitta", luogo o stato mentale
creato dal mitico Sherlock Holmes, sono sincero, anche io ho provato
a vedere la mia soffitta, a mettere al loro posto scaffali,
documenti, ricordi ma mi pare tutto troppo buio, soffocante. Capendo
che è per me una limitazione vederla in questo modo, ho preso la
decisione di aprire le porte trasformando così la soffitta in una
grande biblioteca illuminata ch'è l'edificio più imponente che ad
affacciarsi sulla piazza.
Di fronte, dall'altro lato
del pozzo, c'è il comune: una grande piramide dove vado per vedere
dall'alto il mio villaggio e raggruppare le idee. (Amo la cultura
degli antichi egizi) Dall'ultimo gradino della piramide posso vedere
alla mia destra la bottega dei collegamenti logici, quella dei
collegamenti astratti e la bottega di raggruppamento per i
collegamenti di giovani pensieri agli albori delle loro storie. Alla
mia sinistra invece, sta l'ufficio smistamento di nuove informazioni,
quelle utili finiranno in biblioteca, quelle inutili saranno lanciate
in alto, dove, una copia del pozzo sottostante li risucchierà
all'esterno.
Oltre questi edifici
stanno le case dei pensieri pensionati. Li chiamo così non perché
abbiano oramai fatto il loro corso, al contrario, sono pensieri
saggi, pensieri che hanno radici profonde fino al cuore, pensieri di
cui non voglio liberarmi come le mie leggi morali.
E dopo queste case?
Beh mica finisce, li c'è uno spazio infinito, continuamente
reinventato dove posso correre e sfogarmi.
Questo è il mio mondo,
ora v'invito gentilmente all'uscita pur chiedendovi di farne parte
ogni tanto, venendo come ospiti a visitare i miei racconti, le mie
riflessioni o quant'altro la mia mente partorisca!
Grazie per avermi
seguito in questo tour, ora vorrei però chiedere ad ognuno di voi come vedete la
vostra mente.
Cos'avete in testa? :P
T.
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