domenica 20 marzo 2016

My Mind's tour!

Sento che si muove. Come un serpente si fa strada lungo tutto il corpo solleticandomi ogni organo, rabbrividisco al suono dell'adrenalina che sta per arrivare. Quel tunz- tunz mi dà la carica, mi fa sentire euforico, ma non mi butto sulla mischia. 
Trovo divertente vedere tutti quei ragazzi che scaricano le pile appena cambiate ballando come pazzi. 

 
Io non sono così, mi piace andare in discoteca e nei pub solamente per avere la musica a palla che mi ricarica le pile, ballare vorrebbe dire sprecare quella nuova energia con cui invece alimento la fantasia
Gli occhi scorgono mille movimenti, luci colorate, passi lenti trasformati in veloci e il corpo comincia a scandire il ritmo incalzante della musica, invitando i pensieri a tessere nuove trame.
Per molti la creatività comporta il bisogno di essere isolati, o nel loro bar preferito, o in un preciso posto della casa dove non fa né troppo caldo né troppo freddo, per quanto mi riguarda invece, come avrete capito, preferisco la musica a tutto volume per perdermi tra le brulle lande della creatività. Lande scosse da emozioni, da alberi che crescono all'improvviso di tutte le specie e colori, abitate da animali come non se n'è mai visti.
Sono un pazzo sognatore?
Ho avuto la fortuna qualche anno fa, di vincere un concorso che mi ha portato a lavorare per un paio di mesi in Spagna. Appena fatte le prime conoscenze il mio soprannome fu chiaro: Loco. 
Ovvero: pazzo. Se vi domandate il perché sappiate che il motivo è una semplice animosità che metto nel divertimento, di certo non perché li abbia invitati a fare un giro nella mia testa, altrimenti sarei rinchiuso ancora in qualche manicomio di una qualsiasi favelas sperduta, vi assicuro infatti che se avessi aperto le porte al mio crocevia di pensieri per loro sarebbe stato un impossibile labirinto e si sarebbero presto trasformati in cavie.
Ho infatti un'immagine ben precisa degli interni del mio cranio, lo visito spesso e invito tutti a farlo. Costruirlo è un'impresa ma poi, in qualsiasi luogo voi siate, potrete sentirvi sempre a casa.
Prima di tutto viene l'amigdala che tutti noi abbiamo e soppesa le forti emozioni, una volta attraversata mi ritrovo nella mia piazza preferita. Mille luci si accendono, illuminando soffusamente come una candela tutti i dedali che vanno ramificandosi dal centro dove sta un pozzetto. E quel pozzo è importante, da li escono i giovani pensieri che si rincorrono per le vie del centro, conoscendosi, amandosi, odiandosi per poi finire alla fine di un vicolo a loro scelta, dove stanno dei portali su cui salteranno per formare una nuova storia.
Molti sicuramente conoscono "la soffitta", luogo o stato mentale creato dal mitico Sherlock Holmes, sono sincero, anche io ho provato a vedere la mia soffitta, a mettere al loro posto scaffali, documenti, ricordi ma mi pare tutto troppo buio, soffocante. Capendo che è per me una limitazione vederla in questo modo, ho preso la decisione di aprire le porte trasformando così la soffitta in una grande biblioteca illuminata ch'è l'edificio più imponente che ad affacciarsi sulla piazza.
Di fronte, dall'altro lato del pozzo, c'è il comune: una grande piramide dove vado per vedere dall'alto il mio villaggio e raggruppare le idee. (Amo la cultura degli antichi egizi) Dall'ultimo gradino della piramide posso vedere alla mia destra la bottega dei collegamenti logici, quella dei collegamenti astratti e la bottega di raggruppamento per i collegamenti di giovani pensieri agli albori delle loro storie. Alla mia sinistra invece, sta l'ufficio smistamento di nuove informazioni, quelle utili finiranno in biblioteca, quelle inutili saranno lanciate in alto, dove, una copia del pozzo sottostante li risucchierà all'esterno.
Oltre questi edifici stanno le case dei pensieri pensionati. Li chiamo così non perché abbiano oramai fatto il loro corso, al contrario, sono pensieri saggi, pensieri che hanno radici profonde fino al cuore, pensieri di cui non voglio liberarmi come le mie leggi morali. 
E dopo queste case? Beh mica finisce, li c'è uno spazio infinito, continuamente reinventato dove posso correre e sfogarmi. 
Questo è il mio mondo, ora v'invito gentilmente all'uscita pur chiedendovi di farne parte ogni tanto, venendo come ospiti a visitare i miei racconti, le mie riflessioni o quant'altro la mia mente partorisca! 
Grazie per avermi seguito in questo tour, ora vorrei però chiedere ad ognuno di voi come vedete la vostra mente.  
Cos'avete in testa? :P
T.

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