venerdì 7 ottobre 2016

Recensione del libro : Arma Infero (vol.1) Autore: Fabio Carta

Premetto che questa è un'occasione speciale, infatti non essendo un blog di recensioni questa sarà l'unica presente essendo la prima richiesta.
Innanzitutto volevo ringraziare Fabio Carta per la fiducia che ha riposto nel mio giudizio con la richiesta di recensire questo libro, prima di cominciare è giusto presentare quest'autore della fantascienza anche a voi, carissimi lettori.

 

Fabio nasce a Roma nel 1975 dove si laurea in Scienze Politiche con indirizzo storico, sviluppando uno spiccato interesse per le convulse vicende che dall’evo moderno alla contemporaneità hanno visto le evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture. Ma è nella narrativa di fantascienza pura, soprattutto nella space opera, che cerca la sua maggiore ispirazione;
Impiegato, marito e padre di due figli, che da sempre tollerano pazientemente i suoi momenti di evasione nel remoto spazio siderale, nei ritagli di tempo in Fabio nasce l’idea di poter dar vita ad una sorta di “peplum” narrativo postmoderno, un sincretismo distopico tra fantasy e fantascienza che sia qualcosa di più d’una semplice trasposizioni di poteri magici in tecnologie arcane, avendo da sempre amato il mondi creati da Asimov ed essendo nato nella generazione amante di Star Trek.
Animato da questo intento, inizia a scrivere creando il mondo di Arma Infero. Vi sono dame e cavalieri, intrighi di corte e amori a profusione e tradimenti degni di Lancillotto come del “Trono di Spade”; ma soprattutto storie di guerra, di coraggio e amicizia.Con Arma Infero ambientato Su Muareb scrive il primo romanzo di una saga, Il mastro di forgia, che ottiene da subito ottimi risultati.


Devo dirlo, generalmente non sono un lettore accanito del genere fantascienza ma, con questo romanzo mi devo ricredere. Ciò vuol dire che se l'intento dello scrittore era mantenere i lettori attenti e curiosi c'è sicuramente riuscito.
Comincio a leggere perdendomi con semplicità e coinvolgimento in un nuovo mondo, immaginario e sicuramente troppo distante da comprendere se non con l'aiuto di questo prologo così esplicativo e soddisfacente, l'unico appunto probabilmente, è che dopo qualche pagina comincia a non lasciar spazio all'immaginazione del singolo lettore.
Lo si può definire un gesto d'importanza che questo libro ha per l'autore, un gesto che esprime il desiderio che chi sta leggendo, capisca appieno l'idea descritta, eliminando la superficialità dalla lettura; così facendo però si corre il rischio d'essere invasivi togliendo il gusto della scoperta al pubblico. Queste descrizioni prolisse portebbero appesantire un giovane lettore ma, d'altro canto attraverso queste, l'autore dimostra una grande capacità d'immaginazione e la bravura nel saper mettere per iscritto queste grandi invenzioni fantscientifiche.
Inoltrandomi nella lettura, mi par quasi assomigliare di più ad un manoscritto redatto per una produzione cinematografica che a una semplice lettura; questo a causa delle moltissime descrizioni esplicative suddette che mettono in pausa il racconto facendo perdere al lettore il filo conduttore della trama.
Una trama che anche da sola, reputo davvero ben scritta, entusiasmante, piena di colpi di scena ed idee innovative, insomma, sicuramente si tratta di un racconto avvincente e non della solita copia di altri romanzi dello stesso genere. Ogni risvolto della trama è una scintilla di passione che l'autore ha provato visibilmente al momento, dimostrando la predisposizione a lasciarsi coinvolgere lui stesso nel corso della stesura. Questa, personalmente, è la caratteristica che definisce un libro migliore rispetto ad altri: é un libro che vive, che si è scritto da solo, che ha visto scivolare su di sè la manao dello scrittore come un poeta coinvolgendolo nella storia.

Con un grande in bocca al lupo a questo scrittore vi auguro una buona lettura :*

T.<3

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